UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO
Digitalizzazione: un progetto comune
Per molte aziende non è chiaro come vadano implementati in dettaglio i nuovi processi di lavoro in un ambiente digitale. Non di rado, i responsabili si sentono lasciati soli nelle loro decisioni. Si teme di perdersi nella confusione digitale e di non rimanere in pista. Il flusso di informazioni, diluito da vari gruppi di interesse, non aiuta a mantenere la visione d’insieme e a intraprendere soluzioni realistiche. Ciò è evidente anche nell’attuale forza trainante della trasformazione digitale nel settore edile, ovvero il Building Information Modeling o « BIM ». Con questo metodo di progettazione digitale, tutte le informazioni di un processo di costruzione vengono raccolte e rese accessibili alle rispettive parti.
« BIM significa molto di più che mettere a disposizione prodotti legati al cantiere in formati compatibili con sistema BIM – per questo Hilti offre già diversi servizi per progettisti e imprese di costruzione, come ad esempio la progettazione interdisciplinare di sospensioni per impianti tecnici di edifici o le soluzioni BIM-to-Field. »
Veronika Schnabel, Head of Marketing, Hilti Svizzera
La progettazione si basa su un progetto virtuale che non solo copre le simulazioni 3D, ma mostra anche tutti i dati rilevanti dell’intero ciclo di costruzione in tempo reale, fino alla sua gestione in un ambiente agile. Big data tra tavolo da disegno e betoniera. In tal modo si evitano progettazioni errate, rielaborazioni costose o ritardi. In quanto « strumento universale » completo e digitale, il BIM crea il ponte tra cliente, progettista e chi esegue i lavori. Costruire diventa più efficiente, più facile e soprattutto più trasparente.

Il BIM deve essere attuabile
Nondimeno, la progettazione e il lavoro di costruzione con l’impiego del BIM devono essere ben definiti nei concorsi d’appalto. Non è possibile utilizzare la dicitura « Vogliamo il BIM ». « I requisiti da parte del cliente devono essere chiaramente definiti e registrati in una scheda tecnica », afferma l’Avvocato Dott. Jörg L. Bodden. Sono necessarie norme comuni che definiscano la terminologia, l’uso di un modello di dati comune, il compenso, la responsabilità e molto altro. Soprattutto nella fase di progettazione iniziale, il metodo BIM richiede una maggiore quantità di lavoro, compensata nella fase di costruzione con processi e strutture chiari. La progettazione BIM ottimale richiede tutte le informazioni rilevanti su un edificio in base a un modello di dati complesso, in cui tutte le parti coinvolte lavorano con le rispettive soluzioni software. Un costrutto gigantesco che consente simulazioni per la protezione antincendio o l’ottimizzazione degli edifici, nonché il calcolo dei processi logistici o la pianificazione delle risorse.
Inoltre, il metodo « Little BIM », che consiste nel lavorare con una soluzione software comune basata su “soluzioni isolate”, offre un approccio pratico e una buona introduzione.
Soprattutto, l’idea è quella di progettare prima gli edifici e poi costruirli. Ma qual è la situazione reale? « Resta da vedere se il BIM è più veloce di una progettazione convenzionale, ma i risultati di progettazione sono migliori e soprattutto consolidati », afferma l’Ing. Matthias Braun, Responsabile della produzione e dello sviluppo di Obermeyer. « È importante che non sia il BIM a determinare cosa dobbiamo fare in futuro, ma noi stessi », afferma Braun. « Si deve ottimizzare laddove vi è potenziale di ottimizzazione, ma non si deve renderlo più complicato. » Quindi il BIM deve essere soprattutto attuabile. Ciò significa che i nuovi metodi devono essere introdotti in modo che siano in linea con il mercato.
Non esiste « un unico » processo BIM. Si tratta di iniziare insieme, apprendere e assicurarsi la propria posizione nel mercato.
Alla fine, tutte le parti coinvolte in un progetto traggono beneficio dal modo di pensare e lavorare digitale e da metodi come il BIM. Costi pianificabili, maggiore trasparenza e processi più efficienti. Un compito entusiasmante che deve essere affrontato insieme.