Come riusciamo a realizzare un futuro sostenibile

Davanti ad una crescente consapevolezza ambientale, anche il settore edile si sta trasformando

Mappa del mondo in foglie su superficie di legno firmata

Febbraio 2020  I  4 minuti  I  ambiente, sostenibilità

La sostenibilità si concretizza in tanti modi diversi: nel riciclo, in una gestione oculata delle risorse, nelle tecnologie verdi futuristiche.

In quest’ottica, anche il contenimento dei danni già prodotti è stato posto al centro dell’attenzione nel settore della protezione climatica. Considerando i mari diventati discariche e il «polmone verde» del pianeta sezionato non si tratta di un compito semplice. La volontà di attribuire sempre maggior valore alla sostenibilità nella nostra società rappresenta un passo importante nella giusta direzione. Naturalmente per muoversi in questo senso è necessario prima di tutto essere consapevoli dell’argomento e delle sfide che comporta, sia come privati, sia come datori di lavoro, sia come azienda responsabile nel settore edile che produce un buon dieci percento delle emissioni di CO2 globali.

Sostenibilità: richiesta e incentivata

Quando si tratta di mettere in atto comportamenti ecologici e sostenibili, le possibilità sono tante: dal passaggio a processi non cartacei in ufficio, all’impiego in mensa o in cantiere di bicchieri riutilizzabili per andare a sostituire quelli in carta, fino all’impiego di attrezzi e tecnologie sostenibili. Questa nuova attenzione alla sostenibilità diventa sempre più importante per le aziende. Al punto che oggi, in molti progetti edili viene data la precedenza a quelle aziende che sono in grado di presentare un bilancio ecologico particolarmente positivo. In caso contrario, si può rapidamente incorrere in un sovrapprezzo per la realizzazione del progetto.

Questo cambio di mentalità nella migliore delle ipotesi può arrivare a provocare una reazione a catena: per migliorare il proprio bilancio, le aziende finiscono infatti con l’attribuire grande valore a un’efficace strategia di sostenibilità anche nella scelta dei propri partner e fornitori.

Sostenibilità nell'area della riduzione di CO2

«Oggi i collaboratori, i clienti e i partner vedono il nostro impegno per la sostenibilità, ad esempio nel settore della riduzione delle emissioni di CO2, come un fattore importante che favorisce la loro disponibilità a lavorare per noi o con noi», afferma Mirko Haase, Chief Compliance Officer e Head of Health, Safety and Environment presso Hilti. Per questo sarebbe utile anche stabilire una strategia CO2 vincolante e porsi obiettivi ambiziosi.

Tazze di carta usate Coffee-to-go

Anche dal fronte istituzionale arrivano sempre più spesso stimoli positivi per favorire modalità di lavoro sostenibili: l’UE con il Green Public Procurement ha elaborato una guida per una politica di appalti pubblici orientata alla tutela ambientale. Ciò dovrebbe contribuire alla realizzazione di obiettivi di politica ambientale, seguendo l’esempio positivo dato da grandi aziende e dalle autorità. Nei Paesi Bassi l’MVO Nederland, un’organizzazione non profit, che collabora con CSR Europe, rilascia certificati che potrebbero rivelarsi importanti per le aziende che desiderano garantirsi la preferenza nell’assegnazione di progetti.

In Germania quando ci tratta di catene di fornitura, materiali e modalità di costruzione sostenibili, la ricerca in campo edile viene promossa dalla «Forschungsinitiative Zukunft Bau» (iniziativa di ricerca sul futuro dell’edilizia) del Ministero federale tedesco dell’ambiente, della protezione della natura e della sicurezza dei reattori nucleari (BMUB).

Analisi della sostenibilità con BREEAM

BREEAM è il principale metodo di analisi della sostenibilità di progetti di pianificazione, infrastrutture ed edifici. Esso riconosce e riflette l’importanza di valori patrimoniali con prestazioni migliori sull’intera durata dell’ambiente edificato, dalla nuova costruzione all’utilizzo fino al rinnovo.

Impianto fotovoltaico a Kaufering

I principi fondamentali del nostro bilancio CO2

Anche Hilti è consapevole della propria responsabilità ambientale nei confronti dei clienti. Hilti ha adottato numerosi provvedimenti intesi a ridurre le emissioni di CO2. Spaziano dalla raccolta differenziata negli uffici fino all’impiego di veicoli elettrici – un passo avanti efficace per un’azienda la cui consistente flotta di veicoli produce buona parte delle emissioni. Fanno parte di questo programma anche le tecnologie CleanTec che rendono i nostri prodotti principali più ecologici, come ad es. la produzione di corrente per il fabbisogno proprio con impianti fotovoltaici nella sede di Kaufering in Germania.

La nuova valigetta Hilti migliora la sostenibilità dei trasporti

nuova valigia Hilti

Non c'è simbolo più rappresentativo di una valigetta rossa Hilti. Non potevamo non tenerne conto anche nell'attuazione della nostra strategia relativa alla CO2.

E così abbiamo fatto. Dalla fine del 2019 tutti gli attrezzi e i materiali da lavoro nuovi vengono venduti in una valigetta per attrezzi con omologazione UN. La novità? Si tratta di una valigetta adatta anche al trasporto delle cosiddette merci pericolose, vale a dire batterie superiori ai 100 Wh, che non richiedono così ulteriori imballaggi certificati.

Fino ad oggi, invece, per qualsiasi intervento di riparazione o sostituzione, tutte le batterie e gli attrezzi andavano raggruppati e spediti in apposite confezioni con omologazione UN. Questo comportava a sua volta la necessità di spedire questi stessi imballaggi speciali anche ai clienti per la restituzione o l'invio in riparazione dei propri attrezzi. Gli articoli riparati o quelli nuovi, inoltre, andavano rispediti al cliente in un'ulteriore confezione omologata. La sostenibilità si perdeva letteralmente per strada, se si considera anche soltanto il numero di chilometri percorsi per il trasporto di tutta questa merce.

Con le nuove valigette prevediamo di risparmiare già a partire dal 2020 16 tonnellate all'anno di cartone per imballaggi speciali, evitando fino a 62 tonnellate di CO2 per la rispettiva spedizione. Riuscendo a utilizzare questa nuova valigetta entro il 2024 per tutti i prodotti, il risparmio previsto sarà di addirittura 73 tonnellate di cartone e 156 tonnellate di CO2 in termini di distanze non percorse.

Il modello della sostenibilità su 5 livelli

Prevenzione  I  Preparazione per il riciclo  I  Riciclo  I  Utilizzo  I  Eliminazione

Il modello classico della prevenzione l’eccesso di rifiuti dell’UE passa sistematicamente attraverso tutte le fasi di vita di un prodotto. Anche Hilti lavora in base a questo principio: innanzitutto per la produzione viene utilizzata la minor quantità possibile di materiale, poi prima dello smaltimento, diverse parti degli attrezzi smaltiti vengono predisposte ad essere riutilizzate. Il resto viene riciclato, recuperato e ciò che rimane viene smaltito in modo professionale.

 

Collega che analizza sul computer

Principi del Green Building

Inoltre verifichiamo e analizziamo gli effetti ambientali di ognuno dei nostri prodotti – dall’acquisizione di materie prime alla produzione e all’imballaggio fino all’impiego in cantiere. I bilanci ecologici risultanti aiutano Hilti e i clienti Hilti non solo a conoscere la loro impronta CO2, bensì anche a ridurla attivamente.

Ad esempio gli ingegneri Hilti sono riusciti a ridurre considerevolmente la quantità di composti di carbonio organici per i sistemi di protezione antincendio e gli ancoranti chimici.

 

Edifici verdi e logistica

Veduta aerea dello stabilimento di Kaufering

Centrale tedesca Hilti di Kaufering

Tutta l’energia per il riscaldamento proviene ora dal locale impianto a biomasse; inoltre abbiamo installato 60 pannelli solari sul tetto del nostro ristorante.

Veduta aerea dello stabilimento Hilti di Hilti in Turingia in Austria

Stabilimento Hilti di Thüringen - Austria

Circa l’ 80 % dell’elettricità impiegata nelle aree produzione, logistica e amministrazione proviene da fonti rinnovabili: energia idroelettrica, eolica e combustione di biomasse.

Centro logistico Hilti a Nendeln

Centro logistica Hilti di Nendeln e uffici Hilti di Schaan (Liechtenstein)

 Il riscaldamento e raffrescamento degli ambienti è alimentato da energia geotermica e ora siamo in grado di recuperare circa il 70 % del calore disperso dai sistemi di ventilazione. E anche in questo caso un piccolo impianto fotovoltaico produce una parte del fabbisogno di corrente.

Auto elettrica all'erogatore

La mobilità elettrica come modello del futuro

Entro il 2030 saranno introdotti sempre più veicoli elettrici anche nell’attività commerciale per la flotta di veicoli Hilti. Un interessante progetto pilota è attualmente in corso in Svezia: qui i veicoli della direzione sono già stati sostituiti da auto ibride ed elettriche. In varie sedi in tutto il mondo nel frattempo Hilti offre anche stazioni di ricarica per i veicoli privati dei suo collaboratori.